Passi per entrare in psicoterapia
Per arrivare a chiedere aiuto, abbiamo attraversato spesso:
- sfiducia (nelle nostre capacità di “farcela/non farcela”);
- tentativi, che ci hanno portato ad “alti e bassi” (per i limiti che ci può imporre l’ANSIA o la DEPRESSIONE);
- sfiducia nelle capacità di qualcuno di aiutarci (medico, neurologo, psicologo…).
Poi è nata la figura professionale dello psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale.
L’operatore conosce mente e corpo umani da molte angolazioni, a partire dalle prime forme di terapia (quella psicoanalitica, di Freud, per intenderci) fino allo studio della psicologia cognitivo-comportamentale, che rappresenta il punto di arrivo più avanzato, e in crescente fermento, di tecnica (ommeglio, insieme di TECNICHE) per migliorare il nostro DESTINO, il nostro benessere, la piena salute.
Per la MENTE umana – per le nostre emozioni e i nostri valori- non sempre valgono regole simili a quelle degli “esami del sangue” per un CORPO umano. Non esiste un paramentro, un valore ideale di felicità; di serenità; di coraggio; di disinvoltura; di speranza; di dominio su se stessi…
Non esiste una MENTE IDEALMENTE SANA. Esiste l’equilibrio che viene a strutturarsi nel nostro destino.
A partire dai nostri pensieri: le nostre interpretazioni dei FATTI.
I fatti non sono i pensieri, e noi non siamo i nostri pensieri.
I pensieri possono essere PREVISIONI dei fatti, e queste previsioni (ANSIE) rischiano di oscurare a noi stessi chi siamo. Ciò che siamo e ciò che valiamo.
In estrema sintesi, credo – come terapeuta cognitivo-comportamentale – che QUESTI siano i percorsi che è utile calpestare, in un percorso di psicoterapia.
Che ciò significhi:
– migliorare il proprio rapporto di coppia;
– migliorare il proprio rapporto con il cibo;
– comprendere origine della paura e apprendere TECNICHE contro l’ANSIA;
– attuare relazioni e stile di vita sani;
– superare una fobia o un lutto o un momento critico della propria esistenza…
…tutto questo significa PSICOTERAPIA.
Come prima mossa, ci si rivolge al Medico di famiglia, oppure direttamente a Internet o ad altri elenchi autorizzati.
Un sito che ha mosso la nostra curiosità, una foto di un terapeuta che descrive, in rete, le sue esperienze professionali… Ecco che si arriva a telefonare allo STUDIO di psicologia e psicoterapia, magari al cellulare direttamente, dello Psicologo che vogliamo conoscere.
I primi passi, grazie alle TECNICHE cognitivo-comportamentali, possono essere sorprendentemente rapidi.
Le tecniche comportamentali promuovono l’apprendimento di metodiche semplici, ma precise, di RILASSAMENTO, di ENERGIZZAZIONE, di AUTOCONSAPEVOLEZZA. Training autogeno; Tecnica Jacobson; Ipnositerapia; Mindfulness; Tecniche di respirazione….
Dalla cura della tensione del CORPO si arriva alla LIBERAZIONE della mente.
Si acquista crescente fiducia in se stessi, man mano che le sedute hanno effetto e ci si porta a casa delle riflessioni nuove, delle tecniche da praticare nella settimana che precede la seduta successiva, e per tutti questi motivi, i progressi possono essere RAPIDI.
I motivi di questa rapidità (nuova caratteristica della psicoterapia CONTEMPORANEA cognitivista) risiedono anche nel fatto che, in seduta, si insegna precocemente ad applicare – nella vita quotidiana – un METODO per migliorare il proprio benessere
(ad esempio: il paziente impara a PRENDERE CONSAPEVOLEZZA e a modificare I PROPRI PENSIERI; imparare a respirare col diaframma; imparare a comunicare meglio, impara a dominare i suoi pensieri irrazionali, impara a mettersi in connessione con se stesso e con il mondo in maniera più serena e realistica…).
L’impatto con la vita lo si sente migliorare quando si riesce finalmente ad affrontare una paura, si riesce finalmente a smentire le previsioni pessimistiche della mente, si lavora e si ama meglio.
Buona terapia!
© 2020 – http://www.psicologiasalerno.it (di Ennio Preziosi)