I TEST PSICODIAGNOSTICI
I test psicologici indirizzano nella diagnosi di problemi o di malattie mentali. L’autovalutazione aiuta a comprendere tali condizioni, che per la comunità scientifica internazionale sono classificati nel DSM-IV. La valutazione e l’autovalutazione sono gli interventi principali in psichiatria e in psicoterapia. Esistono test di taglio “qualitativo“, che offrono un’accurata descrizione dei vissuti del disagio. Viene di solito richiesto la propria opinione su se stessi, su determinati aspetti della vita, su specifici pensieri ed emozioni. I test “quantitativi” misurano in maniera standardizzata specifiche categorie della personalità o del comportamento, permettendo di ottenere punteggi in vari ambiti della psiche.
Gli standard dei punteggi vengono aggiornati da studi su ampi campioni di popolazione. Precise procedure statistiche permettono di paragonare la persona che compila il test ai punteggi ottenuti da persone “sane” e persone con problematiche di salute mentale o affette, in vari gradi, dai diversi disturbi mentali.
IL TEST DI PSICOLOGIASALERNO
Il sito ha sempre offerto la possibilità di utilizzare una procedura automatizzata che raccoglie le risposte a numerose domande e restituisce un possibile quadro clinico. La psicodiagnosi accurata è realizzabile solo con la guida di uno specialista. Le condizioni ideali per compilare un test psicologico inoltre sono realizzabili solo con l’assistenza diretta di un clinico. Il risultato è ipotetico, ma può validamente orientare chi lo compila verso la decisione di consultare uno psicologo.
Il test completo di psicologiasalerno è in corso di riformuazione e la versione aggiornata del test al DSM V, l’ultima edizione internazionale del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali (American Psychiatric Association, 2019), sarà si nuovo disponibile a breve su questo sito. Vi propongo due utilissimi questionari di autovalutazione, che presentano domande molto comuni negli studi medici e nelle stanze di consultazione psicologica sulle due principali aree di disagio: l’ansia e la depressione.
TEST SU ANSIA E DEPRESSIONE
Leggete attentamente, per il tempo che vi occorre, e rispondete seguendo le istruzioni: annotate la data di compilazione ed il numero di risposte “Vero“. Se notate che vale la pena approfondire ed affrontare le vostre problematiche, ci sono validi psicoterapeuti presso i servizi ambulatoriali delle ASL e presso gli studi privati, pronti ad accogliervi e ad ascoltarvi per accompagnarvi in un percorso di autoconoscenza e di salute, che vi aiuterà a riprendere la vostra vita tra le mani.
ANSIA O DEPRESSIONE?
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE DELL’ANSIA
Istruzioni: rispondi alle seguenti domande facendo riferimento a come ti sei sentito nell’ultimo anno, oppure negli ultimi mesi (segna “V” per vero e “F” per falso).
- Hai mai avuto un attacco durante il quale hai improvvisamente sentito paura o estremo disagio inaspettatamente? V / F
- Durante questi attacchi, avvertivi alcuni dei seguenti disturbi: palpitazioni, nodo alla gola o mancanza di aria, vertigini, formicolio, caldo o freddo, tremori, testa confusa, sensazione di irrealtà, timore di morire o di impazzire o di perdere il controllo? V / F
- Quanto l’attacco è passato, ti è rimasta la paura che potesse tornare? V / F
- Ti senti a disagio o cerchi di evitare di rimanere da solo, per paura di sentirti male? V / F
- Ti senti a disagio o cerchi di evitare i luoghi molto affollati (supermercati, chiese, piazze, stazione)? V / F
- Ti senti a disagio o cerchi di evitare luoghi chiusi (ascensori, stanze senza finestre, guida dell’auto? V / F
- Sei spesso preoccupato per la tua salute, anche dopo aver ricevuto rassicurazioni da medici? V / F
- Hai mai pensato di fare esami per accertare di non essere affetto da alcuna malattia particolare, dopo questi attacchi? V / F
- Ci sono situazioni sociali o cose da fare di fronte ad altre persone, che ti provocano sentimenti di disagio o reazioni di ansia intensa o che addirittura cerchi di evitare (come parlare in pubblico, mangiare davanti ad altri, firmare, usare bagni pubblici)? V / F
- Ci sono cose delle quali hai particolarmente paura o ti provocano ansia in maniera incontrollabile (certi luoghi, animali od oggetti)? V / F
- Ci sono dei pensieri che ti tornano in mente senza che riesca a scacciarli, che avverti come estranei alla tua volontà e che ti provocano ansia? V / F
- C’è qualcosa che ti senti costretto a fare più volte in maniera irresistibile anche se riconosci che si tratta di un comportamento irragionevole, diretto a prevenire o evitare qualche evento temuto? V / F
- Ti senti come se dovesse accadere qualcosa di brutto o di terribile a te oppure ai suoi familiari? Diventi ansioso per un minimo contrattempo o ritardo? Di fronte a un incidente pensa subito che possa esservi coinvolto un suo familiare? Le hanno mai detto che è troppo apprensivo? V / F
Se hai risposto a Vero a tre di queste domande, potresti vivere uno stato ansioso, soprattutto se si tratta delle prime tre del questionario. Se queste domande risultano vere da almeno sei – dodici mesi, probabilmente hai un disturbo ansioso. Da quattro a otto risposte Vero, il problema d’ansia ha una gravità medio-alta, che cresce al crescere delle risposte Vero ottenute dal test. I disturbi d’ansia vengono continuamente trattati con successo negli studi degli psicoterapeuti cognitivo-comportamentali e nei casi più gravi, lo psichiatra può proporre un supporto farmacologico che potrà anche facilitare il percorso terapeutico con lo psicologo.
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA DEPRESSIONE
Istruzioni: rispondi alle seguenti domande facendo riferimento a come si è sentito nelle ultime due settimane, per la maggior parte del tempo (segni “V” per vero e “F” per falso).
- Mi sento abbattuto, senza energie, ho spesso voglia di piangere senza un motivo apparente. V / F
- Mi sento come svuotato, e a volte penso di essere quasi indifferen‐ te ai sentimenti. V / F
- Le cose non mi interessano più come prima, e sembra che neppure quello che facevo per hobby mi attragga allo stesso modo. V / F
- Ho difficoltà a concentrarmi, ricordo poco di quello che leggo o vedo in televisione. V / F
- Mi sembra che prendere decisioni sia diventato difficile. V / F
- Ho perso fiducia in me stesso, mi sembra di non saper fare come prima, e talvolta mi sento in colpa per qualche errore che ho com‐ messo. V / F
- Mi occorre più tempo del solito per fare qualsiasi cosa. V / F
- Fatico a seguire ciò che mi si dice, e spesso ho bisogno di ripetere la stessa cosa più volte senza comprenderla. V / F
- Sono più lento nei movimenti e mi capita di mettermi seduto o di rimanere sul letto, senza riuscire a muovermi o a parlare. V / F
- Mi sento spesso agitato, inquieto, non riesco a stare fermo. V / F
- Ultimamente ho difficoltà a riposare (non mi addormento facilmente, oppure mi sveglio durante la notte, oppure mi sveglio presto al mattino. V / F
- Ultimamente mangio in modo irregolare (non ho molto appetito, op‐ pure mangio troppo). V / F
- Alle volte penso che sarebbe preferibile farla finita, piuttosto che soffrire in questo modo. V / F
Se hai risposto Vero ad almeno sei delle precedenti domande (una delle quali è rappresentata dalla prima o dalla seconda), è possibile che sia presente un episodio depressivo. Se tale episodio dura da più di sei mesi, potrebbe trattarsi di un disturbo depressivo. È opportuno che ne parli con lo psicologo psicoterapeuta, che potranno aiutarti a risolvere l’episodio. La mindfulness, in questo caso, potrà essere una pratica per prevenire le recidive di episodi depressivi. Sono tutte condizioni che possono essere trattate con percorsi di efficacia provata.
Puoi contattare Ennio Preziosi con gli strumenti presenti nel sito o telefonando al 3200289225 per informazioni o appuntamenti.